Mercoledì 8 giugno 2022 alle ore 20.30 nel Salone nobile di Villa Cerchiari a ISOLA VICENTINA.
Dialoga con lui Federica Augusta Rossi.
«È una villa piena di colore, vedrai gli affreschi interni!» convenne Giulia «D’altra parte la pittura veneta è caratterizzata dall’uso strepitoso del colore! Ogni pittore aveva una tonalità prediletta. Immagino che avrai sentito parlare del rosso Tiziano, del verde Veronese, del rosa Tiepolo…».
Il brigadiere pensò ai tubetti di tempera che usava alle medie… Poi indicò l’intonaco ocra ed esclamò: «…Giallo Palladio! Ecco il nome giusto per questo colore! Anzi, potrei suggerire al commissario di chiamare così anche la nostra inchiesta!» e rise di gusto.
Il primo crudele omicidio avviene nella più famosa villa di Palladio, la Rotonda, posta su un colle nei pressi di Vicenza. La città ne resta impressionata, ma quel delitto è solo il primo di una serie che le indagini dovranno decifrare, in un crescendo di colpi di scena. In via del tutto straordinaria, l’inchiesta viene condotta congiuntamente da Carabinieri e Polizia.
Il maresciallo Piconese e il commissario Bonturi dovranno muoversi, senza un attimo di tregua, sull’intero territorio veneto: a partire dalla minuscola e appartata Val di Rio Freddo, tra le montagne vicentine, scendendo quindi a Vicenza, a Padova e a Venezia.
Il profilo del colpevole è sfuggente e anche le tracce da seguire si rivelano labili: un’utilitaria color verdino, una solitaria villa di campagna, degli introvabili disegni teatrali di Palladio… La vicenda si svolge nell’autunno del 1980, in una regione nella quale alle antiche ville palladiane si sono via via affiancati i tanti capannoni industriali. Sarà proprio scavando a fondo in quella terra, sospesa tra smisurata bellezza e degrado incalzante, che gli investigatori troveranno la chiave per risolvere i delitti.
Umberto Matino è nato a Schio e vive a Padova. I suoi libri raccontano, nella forma letteraria del giallo e del noir, la storia del Veneto osservata da un punto di vista inconsueto e suggestivo, ponendo cioè al centro della narrazione il territorio dell’alto vicentino e la sua popolazione di antica origine alemanna, i cosiddetti Cimbri. Nel 2007 ha esordito con La Valle dell’Orco, edito anche in Germania nel 2014. Nel 2011 ha pubblicato L’ultima Anguàna (Premio GialloLimone - Piemonte e Finalista al Premio Cortina), e con il terzo romanzo, Tutto è notte nera, del 2015, ha completato quella che è stata definita la “trilogia cimbra”. Nel 2018 ha pubblicato I Rossi, un giallo che ha come riferimento storico, l’epopea dell’imprenditore vicentino Alessandro Rossi, il più importante industriale laniero dell’Italia dell’800. Con il nuovo romanzo Giallo Palladio (2022) continua il racconto dei caratteri più significativi della società veneta, rivolgendo questa volta l’attenzione all’opera di Andrea Palladio, il grande architetto rinascimentale.
Accanto ai romanzi, Matino ha pubblicato anche, nel 2016, la Storia degli Uscocchi, libera trascrizione di un testo del XVII secolo che narra la lotta fra Venezia e gli Uscocchi, i feroci pirati dell’Adriatico; e nel 2019 Cimbri, vicende, cultura, folclore, una raccolta di brevi saggi divulgativi che raccontano la storia dei boscaioli tedeschi insediatisi, nel medioevo, a cavallo del confine tra il Veneto e il Trentino. Tutte le sue opere sono edite da Edizioni Biblioteca dell’Immagine.
L'edizione 2021 ha visto nostri ospiti: Alessia Gazzola, Ferruccio de Bortoli, Daniele Zovi, Sandro Gerbi, Giancarlo Marinelli, Alessandro Piperno, Andrea Segrè e Ilaria Pertot,Pasquale di Palmo, Marcello Simoni, Antonio Nicita, Marianna Aprile, Cinzia Tani e Marcello Fois.
La proposta ha spaziato dalla storia alla tutela dell’ambiente, dalla scienza ai classici della letteratura italiana, da ventidue profili femminili
passati alla storia per la loro grandezza o per la loro crudeltà, al nuovo capitolo di Alice Allevi.
Profumo di Carta conferma la sua vocazione alla lettura del presente, anche attraverso la lente del passato.
La rassegna è stata ospitata nello storico edificio settecentesco, sede della Biblioteca Civica, dove il pubblico ha avuto modo di ascoltare e confrontarsi con scrittori, docenti universitari e giornalisti tra i più conosciuti del panorama italiano.
Un’occasione per riaprire il dibattito e il confronto di idee in una sede che già raccoglie saperi delle arti e delle scienze.
a cura di Metamorfosi Gallery
Le opere di Federica Zanlucchi e Andrea Bigoni accompagneranno la sesta edizione di “Profumo di carta” nel salone di Villa Cerchiari. Le “scritture” dei due giovani artisti, come quelle degli autori e dei libri presenti nella rassegna, sono trasportate nello spazio del foglio e raccontano della Natura percepita, vissuta e trasformata dai loro rispettivi artefici.
Federica Zanlucchi utilizza cromie terrose attraverso cui il mondo naturale emerge da luoghi e tempi diversi, a volte anche in maniera lineare come fosse un vero e proprio testo scritto rivelatore sia del microscopico che del macroscopico, affiorato e sedimentato nello spazio della carta.
Andrea Bigoni, in arte Nera Branca, utilizza il puro inchiostro della penna a sfera per creare figurazioni vitali e mortifere assieme, grovigli di fasci, nervi, ma anche di legno e polpa. Elementi ricchi di vita eppure già decadenti verso la morte, scritture che svelano i pensieri più profondi dell’uomo.
Facebook: Metamorfosi Gallery
Presentazione della mostra e inaugurazione con Angela Stefani, presidente di Metamorfosi Gallery, e Giovanna Grossato Domenica 17 ottobre 2021
Salone
Nobile di Villa Cerchiari | Ore 16.00
EDIZIONE 2020
EDIZIONE 2019
EDIZIONE 2018
EDIZIONE 2017
Una idea originale, destinata a trasformare per due settimane Isola Vicentina nella “capitale” della carta e di tutto ciò che ci gira intorno.
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