Siamo felici di annunciare che la nostra Rassegna si unirà ad altri 30 festival nell'ambito della XXXV edizione del Salone del Libro di Torino. Questa partecipazione rappresenta un altro importante riconoscimento che ci permetterà di ottenere ulteriore visibilità a livello nazionale.
Essere inclusi in un evento così prestigioso e rinomato come il Salone del Libro di Torino è un'opportunità straordinaria per condividere la nostra passione per la letteratura e promuovere il nostro festival.
La presenza di tanti altri festival ci offre anche l'occasione di entrare in contatto con altre realtà culturali, ampliare le nostre prospettive e creare sinergie tra i diversi eventi.
Antonio G. Bortoluzzi è nato nel 1965 al Alpago, nel bellunese, dove tuttora vive. Finalista per due volte al premio Italo Calvino nel 2008 e 2010, ha pubblicato "Cronache della valle" nel 2010, "Vita e morte della montagna" nel 2013, "Paesi alti" nel 2015 con cui ha vinto il premio Gambrinus Giuseppe Mazzotti nella sezione Montagna cultura e civiltà, è stato finalista al premio della Montagna Cortina d'Ampezzo e al premio letterario del Cai Leggi montagna. I tre romanzi pubblicati da Edizioni Biblioteca dell'immagine sono raccolti nell'antologia dal titolo" Montagna madre, trilogia del Novecento" del 2022. Membro accademico del Gruppo italiano scrittori di montagna i suoi articoli sono pubblicati su riviste nazionali e sulle pagine culturali dei quotidiani del Nordest.
Con l'ultimo libro "IL SALDATORE DEL VAJONT" (Marsilio, 129 pagine) l'autore racconta, attraverso gli occhi di un saldatore, il paesaggio attuale che porta ancora i segni del disastro annunciato del Vajont del 9 ottobre 1965, quando 115 milioni di metri cubi d'acqua e un'onda di 250 metri di altezza, distrussero Longarone, Erto- Casso e Castellavazzo.
"La memoria non è fatta una volta per tutte: è come un lavoro, una specie di fragile costruzione che cammina sulle parole e sull'esempio dell persone. Come le persone teme il vento gelido degli anni che passano".
Emanuele Trevi, già presente a Profumo di carta nel 2020 con il libro "Due vite" con il quale ha vinto il Premio Strega 2021, ritorna a presentare il suo ultimo romanzo "La casa del mago" edito da Ponte delle Grazie. Autore di molti romanzi e saggi, con "Qualcosa di scritto" si aggiudica il secondo posto al Premio Strega del 2012, con lo stesso romanzo ottiene anche il Premio letterario Boccaccio nella sezione narrativa. Il libro- reportage "Senza verso.Un'estate a Roma" ha vinto il Premio Sandro Onofri e con "Il libro della gioia perpetua" ha vinto il Premio Napoli nel 2010. Con il romanzo "Il popolo di legno" tradotto in francese riceve il Prix Marco Polo Venise. Con "Sogni e favole" si aggiudica il Premio Viareggio per la narrativa. Collabora con Radio 3 e ha scritto su diverse riviste come "Nuovi Argomenti", "Il caffè illustrato" e su quotidiani quali "Il Corriere della sera", "La Repubblica", "La Stampa" e "Il manifesto".
LA CASA DEL MAGO è quella in cui lo scrittore finisce per vivere, "una grotta" tra i fantasmi sedimentati, e che usa come mappa per ricostruire la vita del padre e il rapporto con lui, tra libri di Jung e misteriose visitatrici notturne.In questo romanzo si vede Emanuele Trevi nella sua veste di adulto, bambino e ragazzo raccontato con una scrittura in cui il dolore per la perdita si mescola alla dolcezza del ricordo e all'ironia verso sè stesso e i casi della vita: un grande esempio di autofiction dal doppio registro comico e drammatico
Silvia Montemurro è nata a Chiavenna nel 1987. Ha esordito nel 2013 con "L'inferno avrà i tuoi occhi" segnalato dal comitato di lettura del Premio Calvino. Sono poi seguiti altri romanzi, tra i quali "Cercami nel vento", "La casa delle farfalle" e "Fiori nascosti nei libri".
Con "LA PICCININA" l'autrice racconta l'eccezionale storia vera, e ormai dimenticata, delle piccinine di Milano, le sarte bambine che nel 1902 si allearono per scioperare e far valere i loro diritti contro un mondo di adulti che le voleva sfruttare e sottopagare.
Nora è una delle tante bambine che lavorano nelle botteghe sartoriali, cresciuta senza amore con la colpa di essere nata femmina in una famiglia che avrebbe desiderato un altro maschio per poter vivere meglio. Le uniche attenzioni, quelle del padre, svaniscono quando diventa evidente che la sua balbuzie rimarrà un difetto permanente. Così si rende invisibile nascondendosi tra la folla del corteo di bambine che lei stessa ha organizzato. E' il periodo delle rivolte e scioperi a cavallo tra la fine dell'Ottovento e inizio Novecento, dei motti di Milano, delle dieci giornate di sciopero del 1902 alle qauli prendono parte le bambine apprendiste sarte.
Pilar Quintana è una delle autrici più celebri e lette in America Latina. Ha studiato comunicazione sociale all'Università Javeriana di Bogotà e fatto diversi lavori tra cui sceneggiatrice televisiva e pubblicista. Nel 2011 e stata scrittrice residente presso l'International Writing Program dell'Università dello Iowa e nel 2012 è stata visiting writer al Workshop internazionale degli scrittori dell'Università Battista di Hong Kong. Ha scritto i romanzi "Cosquillas en la lengua" 2003, "Coleccionistas de polvos raros" premio de Novela de Letras 2010, "Conspiracion iguana" 2009,"Los abismos" vinvitore del Premio Alfaguara 2021. Ha lavorato come co-sceneggiatrice nel film "Lavaperros" del 2020 e diretto dal regista Carlos Moreno.
GLI ABISSI
La Colombia di Quintana riporta alla mente gli ambienti magici di Garcia Marquez, dove introversione e solitudine impregnano ogni narrazione. Mai come in questo romanzo il mondo femminile appare contaminato da un male di vivere senza nome nè cura. In un ambiente chiuso, quasi irreale, la piccola Claudia esplora il mondo delle donne, a partire da quello della madre, incomprensibile e incompreso specchio attraverso il quale la bambina guarda il mondo degli adulti. L'incapacità di amare e di offrire solidarietà inquina la famiglia da un lato e lo sguardo limpido della piccola Claudia dall'altro, destinata a tacere per non nuocere alla madre, indifferente allo sviluppo interiore della figlia. Una scrittura solida che riesce nell'intento di rappresentare le sfaccettature più estreme dell'essere femmina in un mondo indifferente.
Cinzia Leone, giornalista, scrittrice e autrice di graphic novel, collabora con "Il Corriere della Sera", "Il Foglio" e "L'Espresso". Ha pubblicato due romanzi per Bompiani, " Liberabile" e "Cellophane", uno per Mondadori "Ti rubo la vita", e cinque libri di storia a fumetti per Rizzoli. Vive, scrive e disegna a Roma. Il suo ultimo romanzo "Vieni tu giorno nella notte" è edito da Mondadori.
VIENI TU GIORNO NELLA NOTTE - Mondadori- 420 p.
Un kamikaze si fa esplodere in un locale di Tel Aviv e nella strage muore il giovane italiano Ariel Anav che indossa la divisa dell'esercito israeliano. Ai genitori viene comunicato che per riavere il corpo del figlio dovranno attendere, perchè lui e il terrorista suicida erano così vicini che l'esplosione ne ha mischiato i resti. In uno scenario in cui si odono le grida per un figlio, un padre, un marito perduto, la scrittrice intreccia con ritmo incalzante i destini dei personaggi in bilico tra il desiderio di appartenere a una comunità e la febbre collettiva che porta alla violenza.
Tiziano Scarpa è nato a Venezia nel 1963. Tra i suoi libri: " Occhi sulla graticola" 1996, "Amore" 1998, "Venezia è un pesce" 2000, "Cos'è questo fracasso?" 2000, "Nelle galassie oggi come oggi" 2001, "Cosa voglio da te" 2003, "Kamikaze d'Occidente" 2003, "Corpo" 2004, "Groppi d'amore nella scuraglia" 2003, "Batticuore fuorilegge" 2006, "Amami" 2007, "Comuni mortali" 2007, "Stabat Mater" premio Strega 2009 e Premio SuperMondello 2009, "L'inseguitore" 2008, "Discorso di una guida turistica di fronte al tramonto" 2008, "La penultima magia" 2020. Dagli inizi degli anni Novanta a oggi ha scritto una quindicina di testi per la scena e per la radio, tutti rappresentati, fra cui "L'infinito" 2011.
LA VERITA' E LA BIRO è un'opera che può essere intesa come un lungo monologo interiore con frammenti narrativi; una sorta di arringa appassionata, quella del personaggio- Scarpa, un'autofiction elegiaca. L'autore propone una prima persona che potrebbe anche essere una terza persona travestita, una maschera come nel teatro greco. Un poema eroicomico della mascolinità forse perduta del maschio nient'affatto predatore e neppure maschilista e il funambolismo di uno scrittore che a ogni pagina si gioca il tutto e per tutto.
Luca Ricci è nato a Pisa nel 1974. Ha pubblicato racconti per molti gionali e riviste, lit-blog e antologie tra cui Addictions, Nuovi argomenti, Il Caffè illustrato, Nazionale Italiana. Le sue collaborazioni giornalistiche comprendono La Lettura del Corriere della Sera, La Domenica del sole 24 ore, Il Messaggero, Il Giornale, Domani. Ha portato in giro per l'Italia letture sceniche tratte dai suoi racconti in "Nessuna enfasi: cinque racconti letti e illuminati", "Fantasmi per Voce e Viola", "Trascurate Milano". Ha tenuto corsi di scrittura creativa per la Scuola Holden, Belleville, Scuola del libro e Fenysia. Nel 2010 un'indagine del Sole 24 ore l'ha indicato, insieme a Giorgio Vasta e Nicola Lagioia, come uno dei tre migliori scrittori italiani under 40.
I PRIMAVERILI
Dopo "Gli autunnali", "Gli estivi" e "Gli invernali", Luca Ricci chiude la sua quadrilogia delle stagioni con "I primaverili", un romanzo che torna a indagare le passioni delle donne e degli uomini, ancora una volta raccontati nel disperato tentativo di amarsi e acciuffare la cosa più sfuggente ed emozionante di tutte: il tempo.
Tommaso Avati, figlio del regista Pupi Avati, nasce a Bologna nel 1969. Dopo la laurea in Comunicazione con una tesi sui racconti di Raymond Carver e il cinema di Robert Altman inizia le sue esperienze come aiuto regista negli Stati Uniti. Decide poi di dedicarsi esclusivamente alla scrittura collaborando a diverse sceneggiature, soggetti e film TV come "Un matrimonio", "Il bambino cattivo", "Con il sole negli occhi". Ha scritto insieme al padre il soggetto per il film "Il ragazzo d'oro" che ha vinto il premio per migliore sceneggiatura al festival di Montreal. Con Sem ha pubblicato nel 2017 "Ogni città ha le sue nuvole", con Fabbri ha pubblicato " Quasi tre" nel 2018, con Neri Pozza "Il silenzio del mondo" nel 2022.
LA BALLATE DELLE ANIME INUTILI
Nella Puglia del 1938, in piena promulgazione delle leggi raziali, un piccolo paese del Gargano si converte all'ebraismo e alla piccola Sofia, dodicenne in una famiglia di fascisti, viene vietato frequentare la comunità. Il romanzo corale di Tommaso Avati descrive un'Italia rurale e fascista, ma anche il disfacimento di una grande famiglia e la fine di un'epoca, di come, dopo il crollo del regime e la perdita della guerra, si possa rinascere e inventare una nuova luce.
MASSIMO GALLI, infettivologo e professore ordinario di malattie infettive all'Università di Milano dal 2000, è autore di oltre 500 pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali. Dall'inizio della pandemia ha prodotto oltre sessanta pubblicazioni scientifiche sul tema restando sempre in prima linea nell'assistenza e cura dei pazienti COVID-19 . Il suo è un ruolo di riferimento nazionale, per il quale la sua testimonianza è stata richiesta in molte trasmissioni televisive nazionali ed internazionali e da varie testate giornalistiche.
LORELLA BERTOGLIO da molti anni lavora in televisione curando programmi di salute e fa parte di UNAMSI, l'Unione Italiana dei giornalisti medico- scientifici. Negli anni ha intervistato grandi specialisti della medicina, sia italiani che stranieri.
UNA BANALE INFLUENZA
Edizioni Raffaello Cortina Firenze
L'infettivologo Massimo Galli indaga sulla diffusione sul piano mondiale delle varie pandemie influenzali, di come l'opinione pubblica le ha recepite e di come le società hanno reagito. Molto spesso sottovalutate, percepite come banali, le influenze si presentano invece insidiose. L'autore si chiede quale sarà la prossima e se ci sarà mai un vaccino in grado di contrastarle tutte. Probabilmente dovremo rassegnarci a conviverci, però potremmo farlo meglio che in passato.
Federica Bosco nasce a Milano nel 1971 , ma si trasferisce a Firenze all'età di 4 anni. Si è fatta notare in Italia come scrittrice già con il suo primo libro "Mi piaci da morire" nel 2005, che in due anni arriva a diciotto ristampe. Nel 2009 è finalista al premio Bancarella con "S.O.S. amore". Nel 2012 esce per Mondadori "Pazze di me" dal quale nel 2013 sarà tratto il film omonimo in cui l'autrice è co-sceneggiatrice. Nel 2013 partecipa al reality Sweet Sardinia in onda su La5 come giudice. Con 17 anni di carriera e 25 romanzi all'attivo si conferma una scrittrice di successo, amata da milioni di lettori.
VOLEVAMO PRENDERE IL CIELO - Garzanti- 272 p.
Sullo sfondo di una Verona malinconica e severa e una Parigi inaspettata e ricca di possibilità prende vita una storia ricca di amore e amicizia. Due mondi distanti, che uniscono la normalità della modesta famiglia di Linda e la ricchezza spropositata della famiglia di Corinna e del fratello Leonardo. Vite destinate a separarsi, ma non in modo definitivo.
Chiara Mezzalama è nata a Roma nel 1972. Scrittrice, traduttrice e psicoterapeuta vive tra Parigi e Roma. Componente della Società italiana delle Letterate (SIL) , scrive per la rivista "Leggendaria". Fa parte dell'associazione "Piccoli Maestri", una scuola di lettura per la promozione della lettura tra i giovani e insegna dal 2017 all'Istituto Italiano di Cultura di Parigi. Nel 2005 e 2006 pubblica due raccolte di racconti e nel 2009 esce il suo primo romanzo "Avrò cura di te" . Con il libro per bambini "Le jardin du dedans- dehors" ha vinto numerosi premi. Ha scritto delle cronache dall'Italia e dalla Francia per il quotidiano "L'Adige" e per il settimanale "Left". Il romanzo "Il giardino persiano" è stato tradotto in persiano nel 2018. Nel 2021 viene pubblicato " Dopo la pioggia" edito da E/O.
LE NOSTRE PERDUTE FORESTE edizioni E/O p.144
Cosa succede quando la morte travolge due amanti? Quando la promessa di un amore nuovo viene spezzata bruscamente? Il libro rqacconta il viaggio inaudito di una donna che ha perso l'amato poco dopo averlo incontrato. Attraverso un linguaggio sobrio e poetico, l'autrice cerca di ricucire lo strappo aggrappandosi alla bellezza delle piccole cose, scoprendo che la vita nasce in luoghi e modi inaspettati, scopre che qualsiasi tragedia, se trova le parole per essere raccontata, può diventare un'opera, rompendo la solitudine.
Toni Capuozzo è uno dei giornalisti italiani più importanti e autorevoli della sua generazione. Nato a Palmanova nel 1948, ha iniziato la sua carriera professionale come inviato speciale per le principali testate giornalistiche del paese, prima di diventare corrispondente per il giornale "Il Mattino" e successivamente per "La Repubblica". Ha scritto molti libri di grande successo, che spaziano dal reportage giornalistico alla saggistica politica e storica. I suoi libri sono noti per la precisione e l'imparzialità dell'analisi, uniti ad uno stile coinvolgente che riesce a tenere il lettore incollato alla pagina fino all'ultima riga.
NESSUNO PIU' CANTA PER STRADA - Edizioni Biblioteca dell'Immagine- p. 272
Nel suo nuovo libro Toni Capuozzo racconta l'italia dopo gli anni Ottanta, quando era ancora semplice e non sapeva che un'epoca stava finendo. Nessuna nostalgia per il passato, nemmeno nessun inutile tentativo di fermare il tempo, soltanto l'interrogarsi sul perché siano lentamente spariti quei "canti randagi" che per decenni si sono sentiti per le strade.
Pamela Ferlin è nata a Padova dove si è laureata in sociologia. Collabora con "Il Corriere delle Sera", racconta per mestiere le storie delle aziende e per passione le vite degli altri. "In questa notte Afgana" è il suo primo romanzo.
IN QUESTA NOTTE AFGANA edizioni PIEMME p.240
Il romanzo è tratto da una storia vera raccontata sulle pagine del Corriere del Veneto, che inizia dall'arrivo dei talegani a Kabul nell'agosto 2021. Sarà la fine del sogno di libertà e di istruzione per due ragazze afgane: Sima e Aziza. In loro soccorso arriverà una giornalista italiana che mantiene i contatti con le giovani purtroppo costrette a nascondersi. Vere sono anche le storie che racconta da Beirut, città descritta in modo dettagliato tra bellezze e macerie, sotto le quali si nascondono i semi di un Medio Oriente possibile, quello di domani.
Rita Charbonnier, giornalista pubblicista dal 1998, ha svolto un'intensa attività teatrale per poi dedicarsi alla scrittura con testi per sceneggiature televisive, racconti e romanzi incentrati su figure femminili. Il suo primo romanzo " La sorella di Mozart" è stato tradotto in 5 lingue e pubblicato in 12 nazioni.
L'AMANTE DI CHOPIN - edizioni Marcos y Marcos p.256
George Sand è una scrittrice mascolina e controcorrente, Fryderyk Chopin è un pianista compositore senza paragoni e dal fare femmineo: due grandi vite che si incontrano e si uniscono. Alternando momenti struggenti a episodi di leggerezza si ripercorrono le tappe di una carriera musicale speciale, offrendo al lettore un ritratto inedito e affascinante del principe dei pianisti. Un libro che arriva dritto al cuore di chiunque conosca i tormenti e le gioie di una passione.
Salone Nobile
Villa Cerchiari
Via Cerchiari, Isola Vicentina, Vicenza
36033
Una idea originale, destinata a trasformare per due settimane Isola Vicentina nella “capitale” della carta e di tutto ciò che ci gira intorno.
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