Siamo felici di annunciare che la nostra Rassegna si unirà ad altri 30 festival nell'ambito della XXXV edizione del Salone del Libro di Torino. Questa partecipazione rappresenta un altro importante riconoscimento che ci permetterà di ottenere ulteriore visibilità a livello nazionale.
Essere inclusi in un evento così prestigioso e rinomato come il Salone del Libro di Torino è un'opportunità straordinaria per condividere la nostra passione per la letteratura e promuovere il nostro festival.
La presenza di tanti altri festival ci offre anche l'occasione di entrare in contatto con altre realtà culturali, ampliare le nostre prospettive e creare sinergie tra i diversi eventi.
Con l’ironia e il gusto per la provocazione che lo contraddistinguono, Rick Dufer, il filosofo più irriverente del web, cerca di scandagliare come siano fatte le entità che oggi prendono possesso delle nostre vite, tentando di segnalare anche qualche via d’uscita dalla nevrosi a cui ci stiamo condannando. Fin dall’antichità il famoso motto “Conosci te stesso” corrispondeva alla ricerca del proprio daimon, ovvero di quella forza che agita la nostra esistenza, impossessandosene. Ma se è vero che ogni demone porta con sé caratteristiche e punti di forza peculiari, è altrettanto vero che tutti hanno il loro tallone d’Achille e questo ci permette di riconoscerli per evitare di caderne vittima.
Nella storia di Madre e di Padre ci sono degli avvenimenti che determinano un prima e un dopo. La nascita di Maggiore e poi quella di Minore, ad esempio, o l’incidente che li coinvolge, ma anche episodi apparentemente marginali dirottano le loro esistenze, come le nostre: mani che si sfiorano per caso e poi si trattengono appena più del dovuto, o l’apertura casuale di una chat altrui. Michele Ruol ci conduce nell’intimità dei suoi personaggi attraverso le impronte lasciate sugli oggetti della casa in cui abitavano,riuscendo a farci continuamente ricredere sull’idea che ci siamo fatti suciascuno di loro. E forse anche su quella che abbiamo di noi stessi.
Tra le montagne incantate e la pianura bugiarda, il poliziesco on the road che svela un mistero chiamato Nordest. Veneto, 1987. In una fredda mattina di fine inverno viene ritrovato il cadavere di un camionista alla guida di un autocarro che trasporta rifiuti tossici. L’indagine sul delitto è affidata al maresciallo dei carabinieri Giovanni Piconese e al suo più stretto collaboratore, il brigadiere Giacomo Zanella. Inizia così un viaggio nel tempoin cui quella regione operosa comincia a vendersi l’anima e a trasformarsi nella terra del miracolo economico, della piccola impresa affamata e arrembante, locomotiva d’Italia che cresce a ritmi forsennati, evade le tasse e non si fa problemi a violare le regole
Un inno all’Europa e una chiamata all’azione per essere degni della sua grandezza. In otto mesi di viaggio nei 27 paesi europei, 65 città e 400 incontri, incaricato dal Consiglio UE e dalla Commissione di preparare il piano di rilancio dell’integrazione economica, Enrico Letta ha attraversato l’Europa incontrando rappresentanti dei governi nazionali, delle istituzioni, della società civile, delle università, dei think tank. Una serie di proposte operative per gestire con efficacia gli snodi cruciali di questo passaggio d’epoca: dalla transizione verde alle minacce alla democrazia europea e alla pace. Un racconto arricchito di storie e foto per conoscere bene l’Europa di oggi e costruire meglio quella di domani.
Storie dall’Isola è un tributo affettuoso e partecipe ai borghi rurali e alle figure che li popolavano. Racconta, in parole e musica, le fatiche e gli incanti del mondo contadino all’epoca in cui a dare inizio al lavoro nei campi era l’apparizione di Venere, la Stella Boara. E’ una carrellata di personaggi indimenticabili, un po’ comici un po’ struggenti ma sempre poetici, perché restituiti dalla parola di uno dei più amati scrittori vicentini: Pino Sbalchiero. Le storie, le figure, i rumori e gli odori di quel paese perduto, di quell’Isola che non c’è più, rivivono. Si racconta e si canta, si ride e, un po’, ci si commuove.
Le signore di Monte Pepe vol. 3
Un altro appassionante appuntamento con le Signore di Monte Pepe, le cinque amiche proprietarie dell’ormai noto Regno degli arancini, meta turistica sempre più ambita. Dal piccolo borgo di montagna siciliana l’ex direttore di un albergo poco distante da Monte Pepe e ora a capo di un hotel a cinque stelle a Parigi le invita nella capitale francese. Desidera infatti che le amiche cuoche incantino i suoi clienti più esigenti con le loro squisite ricette in una serata speciale. Una commedia brillante tra la Sicilia profonda e la Ville Lumière, tra amori finiti, nuove relazioni che stanno per cominciare, partenze, arrivi, delusioni e speranze.
Treviso, cinque del mattino: un urlo si leva da Michelangelo’s Tattoo. Il titolare della bottega, noto per aver “arredato” la pelle delle signore bene di Treviso, viene trovato con un chiodo conficcato nel cuore. Accanto, la riproduzione di un particolare insetto chiamato effimera. Massimo Malanotte è figlio di un celebre avvocato, “quello della Pedemontana veneta, che ha protetto la Regione nella fase degli espropri”. Le piste sono molte, il registro dei clienti di Malanotte ampio e curioso: ognuno è associato al nome di un insetto. L’ispettore Stucky districa il bandolo della matassa, e intanto racconta usi e abusi tipici di un territorio ricchissimo: di risorse, contraddizioni e ingiustizie
A guardarlo da lontano, il castello di Fiè allo Sciliar sembra un luogo da fiaba. Nessuno penserebbe che tra quelle mura imponenti sia stato perpetrato un crimine orrendo, si sia svolto uno dei processi più drammatici del Cinquecento e trenta donne innocenti abbiano perso la vita sul rogo. Cinquecento anni dopo, Arianna Miele vince un concorso come curatrice di una mostra sulle streghe. Scoprirà una verità scomoda sull’eroe di quelle parti, il capitano del Tirolo Franziskus von Stauber, e riuscirà a dare voce a una donna innocente, messa a tacere dall’ipocrisia e dalla crudeltà.
Salone Nobile
Villa Cerchiari
Via Cerchiari, Isola Vicentina, Vicenza
36033
Una idea originale, destinata a trasformare per due settimane Isola Vicentina nella “capitale” della carta e di tutto ciò che ci gira intorno.
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